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sabato 9 luglio 2011

Quando un gioco da tavolo diventa illegale (MONOPOLI)


Che ci crediate o no il MONOPOLI, simbolo del capitalismo occidentale, è nato come gioco di propaganda anti-capitalista.
MONOPOLI è diffuso "quanto la tivù e il frigo" nelle case di molte nazioni. 
È diventato il simbolo del capitalismo occidentale DOC, e di conseguenza ha avuto una dose di critiche anche superiore a quella che avrebbe meritato. Una delle prime cose che ha fatto Fidel Castro dopo aver preso il potere a Cuba è stato bandire il MONOPOLI e confiscarne tutti gli esemplari esistenti sull'isola. Nonostante incidenti come questo, oltre 125 milioni di copie di MONOPOLI sono state vendute in tutto il mondo fino a oggi. 
Questo gioco è stato pubblicato in più di 40 paesi e in oltre 20 lingue diverse; due esemplari speciali di MONOPOLI, da utilizzare in assenza di gravità, sono stati realizzati su commissione per la NASA. 
Nel 1963, quando i banditi della grande rapina al treno si nascosero in una baracca per le prime 24 ore di latitanza, passarono il tempo giocando a MONOPOLI con banconote vere: i due milioni di sterline del bottino! 
Ma chi è stato il vero inventore del MONOPOLI? Secondo una leggenda che viene spesso citata, si ritiene che il MONOPOLI sia stato ideato nel 1933 dal disoccupato Charles Darrow, durante la grande crisi americana: il tale, grazie a questo colpo di fortuna, sarebbe diventato multimiliardario e avrebbe vissuto felice e contento da lì in avanti. Questa, comunque, è una versione della verità dalle basi alquanto discutibili.

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