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mercoledì 13 luglio 2011

CON LO SCOLAPASTA IN TESTA PER MOTIVI RELIGIOSI





Con lo scolapasta in testa sulla foto della patente perché è pastafariano. La motorizzazione di Vienna gli dà il permesso.



Se le donne musulmane possono fare la foto con il velo perché io, che sono pastafariano, non posso mettermi un scolapasta in testa? E' la sostanza della battaglia intrapresa da Niko Alm, un giovane austriaco che tre anni fa, con lo scolapasta come copricapo, ha scattato la fototessera da mettere sulla patente. "Niente da fare", gli ha detto in un primo momento lamotorizzazione di Vienna.

Lui ha risposto che lo strano cappello era una delle imposizioni della sua religione: il pastafarianesimo. Si tratta di una corrente di pensiero nata sette anni fa in Texas (Stati Uniti) grazie a un venticinquenne americano laureato in Fisica: Bobby Henderson. Raccoglie atei e miscredenti e venera un unico dio: il mostro dagli spaghetti volanti. Pù che con lo scolapasta in testa (sul sito dei pastafariani non c'è traccia di questo obbligo), i seguaci dovrebbero andare in giro vestiti da pirati.
A prescindere dai capisaldi di questa religione, per la maggior parte impossibili da capire, Niko Alm, la sua guerra personale l'ha vinta. Ci ha messo tre anni ma racconta di essersi quasi commosso quando ha ricevuto il via libera dalla motorizzazione di Vienna. Ufficialmente, "per motivi religiosi". Raggiunto il primo traguardo, il giovane vuole andare fino in fondo ottenendo dall'Austria il riconoscimento del pastafarianesimo. Nei suoi sogni lo Stato dovrebbe dare spazio a tutte le correnti di pensiero. Anche al Jedismo (dai Jedi di Guerri Stellari) e al Matrixismo (dal film con Keanu Reeves). "Ma andiamo avanti un passo alla volta".

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