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domenica 3 luglio 2011

Green sex: il porno ecologista

"Fuck for Forest", il sito web norvegese che produce film porno, i cui proventi vanno in iniziative ecologiste

Sesso e natura: un connubio perfetto. Dopo l'amplesso pacifista di "Make love, not war" di antica memoria, si torna all'impegno. Non per scongiurare guerre, questa volta, ma per salvare il pianeta. Perché questo è l'obiettivo di Fuck for Forest, un progetto ideato da una disinibita coppia norvegese convinta che qualcosa si poteva fare per preservare la foresta pluviale o per ridurre l'impatto ambientale delle attività umane. Sì, ma cosa? Autoprodurre filmetti pornografici e diffonderli via internet per poi investire i proventi in iniziative ecologiste.
L'inizativa della coppia di norvegesi ha suscitato polemiche e discussioni. Qualcuno ha definito questo sesso verde come "porno etico", qualcun altro si limita ad assolverlo per la bontà degli obiettivi. Una cosa è certa: l'iniziativa di Leona Johansson and Tommy Hol Ellingsen (i due fondatori) non lascia indifferenti. Ma chi sono questi buontemponi fantasiosi avvezzi a filmare le loro effusioni amorose e a raccogliere quelle di pornoamatori amanti della clorofilla, pur di poter finanziare progetti in difesa della natura? Per farsene un'idea basta visitare il loro sito FFF (Fuck for Forest). Dopo tre anni di presenza sul web il loro progetto è ancora vispo e vegeto e continua a fare proseliti. Oltre che ad accumulare un discreto capitale. Pare che abbia raccolto finora circa 100.000 euro. Non male per un sito poco più che artigianale. Pochissimo invece se paragonato agli introiti dei giganti a luci rosse.

Agli scettici potrebbe venire il dubbio che non si tratti d'altro che dell'ennesimo sito erotico a pagamento. In difesa di FFF ci sono le dichiarazioni dei due fondatori. E sono convinti che il loro sito vada ben oltre il sesso: «FFF tenta di dimostrare come la sessualità possa essere una cosa positiva, divertente e politica. Il nostro obiettivo è preservare la natura, ma è anche importante per noi mostrare la bellezza del sesso e della sessualità».

Il progetto nasce nel 2004 e il sito non ha avuto vita facile: è sopravvissuto a diverse vicende giudiziarie, anche perché in Norvegia la normativa è molto severa. Ma non tutto è oro ciò che luccica. Nonostante si possa leggere sul sito che dei 15 dollari richiesti per l'abbonamento 12 vadano a finire in iniziative ambientaliste, nessuno sa con certezza se ciò avviene realmente. Intanto le grandi organizzazioni ambientaliste come il WWF storcono il naso davanti a simili metodi, che si discostano troppo dalla loro filosofia istituzionale e hanno deciso di rifiutare le donazioni di FFF. Nonostante tutto però il sito continua a ricevere denaro e video prodotti da cittadini di tutto il mondo, convinti che tutti i mezzi siano leciti se l'obiettivo è quello giusto. (Libero News)

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