Con sole 246 mila copie vendute, il giornale ha portato a casa il secondo peggior risultato di copie vendute dal 1999, quando Vanity Fair aveva affidato a Will Smith e al suo “Wild Wild West” l’arduo compito di attirare i lettori all’acquisto. Decisamente un brutto recordper colui che da qualche anno è riuscito a raccogliere un successo sbalorditivo, attirando a sé orde di fanciulle pronte a tutto solo per poter vedere il sorriso del ragazzino del pop.
Giovani e giovanissime, appunto, non di certo il pubblico che rappresenta il normale target del settimanale, normalmente poco o per nulla interessato alle vicende di Justin Bieberse non addirittura infastidito dalla pressante presenza quotidiana sui media. Niente hanno potuto gli altri interessanti articoli presentati accanto al teenager, immortalato con tanto di sorriso ammaliante e il collo coperto di baci, lasciandolo solitario sui banchi delle edicole.
A sfruttare il cantante di “Never Say Never” per tentare di portare a casa qualche manciata di lettori in più, cadendo poi rovinosamente nello stesso tranello, non è stato solo Vanity Fair. Se il 25% degli appassionati di People ha voltato le spalle al numero con la copertina dedicata a Justin, non sono stati da meno le giovani lettrici di Teen Vogue che hanno fatto incassare il 12% in meno rispetto i soliti incassi. Niente da fare, superata l’età della spensieratezza non c’è Bieber che tenga.
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